domenica 26 gennaio 2014

Bertinotti e le elezioni

Bertinotti pensiero sulle elezioni prossime e future e sulla ricostituente di una sinistra alternativa:


Personalmente, non ritengo più che le elezioni di qualsiasi ordine e grado oggi in Europa di fronte a questa democrazia sospesa abbiano una grande capacità di risoluzione dei grandi problemi politici aperti. Né penso, anche per esperienza personale dall'Arcobaleno in poi, che l'appuntamento elettorale sia suscettibile di essere piegato alla realizzazione dell'obiettivo di colmare il vuoto esitente in Italia con un nuovo soggetto potilico di sinistra anticapitalistica adeguata a questa fase. Insomma, una Syriza italiana non penso che nasca per vie elettorali. Tuttavia, in una condizone in cui l'elettorato di critica rischia di avere due sole prospettive, o l'astensione o il voto per le formazioni tipo Grillo, la messa in campo di una lista che nasce e vive sul conflitto oggi realmente aperto tra questa Europa reale e il delinearsi di un'altra possibile Europa, sarebbe una necessità e una possibilità.

 

martedì 21 gennaio 2014

É morto a tre anni

Non perdiamo troppo tempo a parlare degli assassini,secondaria manovalanza del massacro. Protagonisti sono le vittime e specialmente Nicola. È morto a tre anni e la sua morte grida vendetta più del sangue di Abele, ma non è giusto pensare solo alla vita che non ha avuto. Anche la sua esistenza, come dice una pagina memorabile di Stefano Jacomuzzi a proposito di un bambino morto per malattia, è stata «piena di fatti, di parole, di sentimenti, voglie, grida, risa, pianto, corse, gioconde ghiottonerie, interrogazioni, stupori». In quei suoi tre anni Nicola probabilmente ha vissuto più dei suoi automi assassini. È soprattutto lui che conta in questa storia. Quanto ai suoi boia, per fortuna il Signore che accarezza i bambini è anche quello che ha sterminato con una lava di fuoco Sodoma e Gomorra. Talvolta viene da sperare che l'inferno davvero esista e sia eterno.