martedì 12 gennaio 2021

Cicciano 10/02/2021 Protagonista o marionetta? Oggi è il tuo 18esimo compleanno ed è il momento di formulare qualche aspettativa, esprimere un desiderio. Non che oggi sia diverso da ieri o l’altro ieri, né di domani o dopodomani, ma per legge a partire da oggi sei responsabile in modo diretto di ogni tuo atto: non dovrai chiedere la firma dei genitori per giustificare le assenze, potrai votare, ma potrai anche essere incriminato direttamente: hai compiuto 18 anni. Sei stato incastrato. La legge determina al compimento dei diciotto anni un salto di qualità nella responsabilità del cittadino. Sarà compito tuo dimostrare che qualcosa è veramente cambiato, che meriti fiducia. Io nelle righe seguenti mi limito a manifestare un mio grande desiderio. Cosa voglia per te mi è molto chiaro: voglio che tu sia protagonista della tua vita, che non sia una marionetta. Non vorrei alzarmi troppo in volo ma potrei ben dire che la differenza è tra il Superuomo( di memoria nietzesciana) e gli ominicchi(le marionette) di cui parlava uno scrittore siciliano(Leonardo Sciascia) in un suo famoso libro “ il giorno della civetta.” Probabilmente tra il protagonista e la marionetta esistono molte categorie intermedie: il burocrate, il lacchè….… ma a me interessa confrontare gli estremi della catena di posizioni che l’uomo può occupare. E’ il nostro un tempo difficile per le generazioni future che dovranno domani guidare il nostro universo, dovranno acquisire una mentalità nuova, meno legata ai bisogni temporanei per garantire la sopravvivenza di un pianeta allo stremo. Una nuova generazione che deve far tesoro di esperienze recenti, come l’assalto a Capitol Hill, per acquisire autonomia di pensiero. Abbiamo visto quanto sia facile manovrare le marionette: ad un semplice comando del burattinaio, le marionette si sono mosse. E’ la prova provata del fallimento della Scuola, della buona scuola non della scuola buona. Al comando la marionetta agisce. E il burattinaio non è, in questo caso, ma non lo è mai, il filosofo avveduto che conosce la complessità del sistema , ma il semplice avventuriero che vuole il suo momento di gloria, sfruttando la poca dimestichezza delle masse ad un pensiero creativo ed autonomo. Non siamo in presenza di protagonisti: sia il burattinaio che le marionette appartengono alla medesima categoria: i delusi. E i delusi agiscono emotivamente e distruttivamente. Tu dovrai essere un protagonista. Ma dove guardare per avere esperienza di un protagonista? In un film recente dedicato alla vita di Marie Curie, la celebre chimica, premio Nobel per la scoperta di due elementi radioattivi, Il Radio e il Plutonio, un episodio mostra chiaramente la differenza tra il protagonista e le marionette. Marie Curie, in seguito alla scomparsa del marito Pierre, viene considerata in Francia, dove ha trovato rifugio dopo aver abbandonato la Polonia, una intrusa, Lei che dato tanto lustro alla scienza francese, e invitata da una folla esagitata che urla sotto le sue finestre, ad abbandonare la Francia. Ma Marie non ci sta, non si lascia intimidire e continua la sua ricca avventura di scienziata; ecco una protagonista. Lei ha dei progetti, la sua vita è ricca di pensieri sempre nuovi, di percorsi da intraprendere di idee da verificare, non ha tempo per i perditempo; dall’altra parte abbiamo gli insoddisfatti: incapaci di costruire un progetto sono sempre disponibili a sabotare i progetti degli altri: a inveire contro la lucidità dei protagonisti. Il loro è un odio eterno contro la noia che li soffoca, contro il nuovo che avanza: sono soffocati da una invidia eterna: sono morti ancor prima di morire. Marie è una protagonista: ha dei progetti. Un protagonista indaga la realtà, qualsiasi realtà: sociale, economica, politica, culturale per scoprire attraverso i dettagli i suoi intimi segreti e produrre una conoscenza scientifica che sia appannaggio della comunità. L’obiettivo del protagonista, se è tale, non è mai egoistico. E gli obiettivi dei protagonisti si fondano su un vero sapere, sulla competenza. Ogni anno vengono assegnati i premi Nobel a uomini e donne che nell’ambito della letteratura, dell’economica, della scienza(medicina, biologia, matematica, fisica, chimica) hanno operato da protagonisti, volti sconosciuti ma non per questo meno protagonisti. Il protagonismo non va associato alla conoscenza popolare, i volti popolari di oggi non sono i protagonisti della vita ma solo marionette che presto verranno dimenticate, Inoltre ricorda, un pensiero che mi hai sentito spesso citare, che la vitalità di pensiero risulta molto produttiva attorno ai 30 anni, successivamente si rielabora e si arricchisce quella intuizione e difficilmente si produce qualcosa di nuovo. Godel, nel 1930, quando presentò il suo teorema di incompletezza che azzoppò le ipotesi hilbertiane, di una matematica coerente e completa, aveva appena 23 anni; il Tractatus logico-philosophicus fu scritto da Wittgengstein quando aveva 26 anni; il libro più importante di Emanuele Severino “ La Struttura Originaria” fu scritto nel 1958 quando Severino aveva 29 anni; Einstein formula la teoria della relatività nel 1905, quando aveva solo 26 anni; Keplero aveva da poco superato i 30 anni quando ridisegnò i movimenti nel firmamento(teoria eliocentrica). E’ nella fascia di età tra i 25 e i 35 che si produce di più, che si è ricchi di una inventiva destinata a spegnersi e che bisogna alimentare con un fuoco vivo di concentrazione, sapere e confronto. Ho parlato di geni, ma non vorrei essere frainteso: non bisogna essere geni per appartenere ai protagonisti. Quello che è certo è che per essere uomini del proprio tempo, per essere protagonisti del proprio tempo c’è una sola via: avere dei progetti, avere delle idee e perseguire quelle idee e quei progetti: si chiama ricerca. I broker, permettimi di essere un po' duro, non saranno mai protagonisti: magari diventeranno ricchi e famosi ma mai protagonisti. Ciò che deve stimolare un giovane oggi è l’acquisizione di un sapere fondato, di una competenza certa. Cosa mi auguro per mio nipote? che possa cogliere ogni opportunità per costruire una conoscenza sempre più ampia e consolidata, che possa acquisire competenza e come dice Kantt: non impari solo la filosofia ma impari a filosofare e parafrasando: non impari solo i contenuti ma i metodi per costruire nuovi e duraturi contenuti (ma ricorda: ogni contenuto è falsificabile). Ecco chi è il protagonista. Gli altri, coloro che gestiscono e timbrano documenti sono solo dei semplici burocrati e non saranno mai protagonisti; è solo una percezione confusa che ce li fa apparire come tali. Sii protagonista, preparati ad essere protagonista della tua vita. Sfrutta ogni momento per prepararti a diventare un protagonista. Trova buoni maestri e seguili. E’ l’unica via per arrivare a un protagonismo vero. Lascia che le marionette vivano la loro vita disperata e disperante. Abbeverati al vero sapere e non sarai mai sazio. E le giornate saranno sempre troppo brevi per i tuoi mille pensieri che ti agiteranno, per le mille imprese che vorrai intraprendere. Lascia che la noia appartenga alle marionette, che non intacchi la tua giornata. La tua vita deve essere un viaggio ben organizzato, e un viaggio ben organizzato ha bisogno di una programmazione minuziosa. Non affidarti alla dea bendata e al caso, programma la tua vita. Preparati oggi. Preparati. E buon viaggio. P.S. Avrei voluto ricordare i tanti momenti che abbiamo passato assieme quando piccolino ti portavo sul fiume Adda e davamo da mangiare ai cigni, o quando tiravo fuori la banana dal mio loden e davo da mangiare al mio bananofilo o quando affascinato dai rumori delle marmitte delle moto correvi ad imitarne il suono, ma ho preferito pensare al futuro piuttosto che al passato: solo i vecchi pensano al passato. Noi giovani siamo impegnati a tempo pieno a programmare il futuro. Buon viaggio

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