domenica 27 dicembre 2009

La sessualità: amore o lotta?

le considerazioni svolte nel tuo post precedente:

1)Può l'uomo procreare senza aggressività?

2)E' forse cosciente del suo partner e delle sue necessità durante l'atto amoroso?

3)O forse è solo impegnato a ricavare il massimo beneficio personale (egoistico) nella sua prestazione amorosa?

ripensano l'uomo e lo collocano in una struttura evolutiva lontana dalla cosciente determinazione.

L'uomo non cavalca l'onda della causalità ma ne è fortemente trascinato.

E' forse questa la modalità con cui osservare l'uomo nel suo rapporto con la sua compagna e la donna?

La mente e la sessualità

può la memoria ingannare la volontà?
può il desiderio soccombere al nostro modo di pensare?

se cambio modo di relazionarmi, se penso in modo diverso al mio corpo in rapporto all'Essere sarò poi in grado di vivere normalmente la mia sessualità?

Credo che rapportarsi in modo nuovo all'Essere mi costringe a perdere aggressività, a vivere in comunione con tutto ciò che mi sta attorno.



Ma allora la sessualità, nella sua comune accezione, è una forma di lotta?
Una lotta ancestrale?

E' forse per questo che vediamo tanti ometti impegnati a usurpare, in modo proditorio, il corpo della donna?
E' forse un modo di continuare la guerra con altre armi?

L'uomo, in un mondo esasperatamente votato alla parità del genere, continua la sua battaglia rivaleggiando con la donna e nel predominio sessistico vede la sua vittoria naturale.

La sessualità come predominio?
o la sessualità come amore?

mercoledì 11 novembre 2009

Io avrei una domanda per il mio amico che ha deciso di farsi catturare dagli eventi.
Gli eventi sono un frangersi delle onde contro gli scogli: si susseguono incalzanti e rumorose.
Ti stordiscono.
E' forse di questo che hai bisogno mio caro amico?

Non è forse la stessa favola di chi si lascia trascinare dalla giornata attiva e vuota?

La inutile comparsata

Un mio amico ha invece fatto una scelta diametralmente opposta: ha deciso che del lavoro ne aveva abbastanza e preferiva recuperare qualcosa del tempo andato.

Cosa dovesse recuperare a dir la verità non sa dire ma ha la certezza che in questi anni ha mancato un obiettivo.

Gli è mancata la consapevolezza dell'esistere: gli eventi lo hanno travolto, lo hanno stordito ma non gli hanno permesso di diventarne parte.

Così alla fine nulla è cambiato.

I capelli sono diventati più radi, più bianchi ma inutilmente.

 

domenica 8 novembre 2009

il tempo libero

quanta paura! tutti a domandarsi: e poi che faccio?
Almeno adesso so che dalle 7 del mattino alle 5 del pomeriggio la mia ditta impiega il mio tempo, mi resta poi poco tempo per disperarmi.
Mi basta accendere la televisione e con un pasto in mezzo mi ritrovo a letto senza alcun pensiero.
Così vivo in grazia di dio.
E la prossima giornata sarà bella e intensa come quella di prima

nessun rimpianto per le cose che avrei potuto fare.
c'è tempo