martedì 22 novembre 2011

Società aperta

Da sempre chiusura e protezionismo, tanto nelle società quanto in economia, portano isolamento e regressione.

L'apertura non solo porta al proprio interno nuove energie, nuove idee e più dinamismo, ma proietta all'esterno l'immagine di una comunità forte, attrattiva, che non teme il confronto e le influenze esterne, ma che le integra e si alimenta di esse.

E' stata questa, per esempio, la grandissima forza degli Stati Uniti nei due secoli passati.

Un Paese che ha accolto milioni di immigrati, spesso senza che nemmeno conoscessero la lingua inglese.

E questo contributo ha reso gli Stati Uniti non solo un'economia più forte, ma un riferimento per milioni di persone nel resto del mondo.

E oggi, anche se molti dei vecchi immigrati parlano ancora i loro dialetti di origine, l'inglese è diventato la lingua passepartout di tutto il mondo. Una sorta di divertente contrappasso, non avvenuto per caso.

 

domenica 20 novembre 2011

you only care about 'i’

la sinistra, che ha sempre teorizzato e praticato il governo della politica sui comportamenti dell'economia, ha visto la politica assoggettarsi all'imperio dei mercati, proprio i più inafferrabili, quelli finanziari.


«Non sottovaluto gli effetti della crisi, ma bisogna ammettere che quando si è imposta la teoria neoliberista, alcuni di noi hanno cominciato a cercare di amministrare il capitalismo invece di amministrare il socialismo»


non si comprende bene il paradosso per cui una crisi provocata dalla libertà sfrenata e senza regole della speculazione finanziaria trovi l'opinione pubblica europea così diffidente verso le tradizionali ricette della sinistra,

 il controllo dello Stato sui mercati, 

lo stimolo del deficit pubblico per rianimare l'economia,

 un più esteso welfare.


 Insomma, c'è un altra ricetta oltre

 al rigorismo della Merkel, 

alla prudenze della Bce, 

agli imperativi del Fondo monetario internazionale?


Lord Sacks, who represents Britain's 300,000 Jews, singled out Jobs for blame 

likening his iPad tablets to the tablets of stone bearing the Ten Commandments given by God to Moses.


He said advertising only made

 shoppers aware of what they did not have – 


rather than feeling grateful for what they did – 


and  warned a culture where people only worried about themselves could not last long.



'The consumer society was laid down

 by the late Steve Jobs coming down the mountain with two tablets, iPad one and iPad two,


and the result is that we now have


 a culture of iPod, iPhone, iTune, i, i, i. 


'When you're an individualist, egocentric culture and

 you only care about 'i',


 you don't do terribly well.'



The Chief Rabbi added:

 'Therefore the answer to the consumer society is 


the world of faith, which the Jews call the world of Shabbat,


 where you can't shop and you can't spend and 


you spend your time with things that matter, with family.



 

martedì 15 novembre 2011

Obbedienza e soggetivismo etico

«Il ciclo berlusconiano è finito come soggettivismo etico ed è finito come cavalcata dell'umore popolare. Ma se c'è il fallimento delle élite, al posto di Berlusconi, potrebbe spuntare un altro leader capace di instaurare col popolo il medesimo rapporto, un leader che avrebbe nell'orgoglio nazionale e popolare i suoi riferimenti, che condurrebbe gli italiani a reagire all'eterodirezione e a contestare il sistema in quanto tale. Questo è il nuovo scenario che vedo davanti a noi».


Che cosa intende per ciclo del soggettivismo etico?


«Intendo la libertà intesa come libertà di essere se stessi. Non è una tendenza recente. Secondo me diventa predominante nei primi Anni Sessanta con don Milani e l'obiezione di coscienza, quando si diffonde il primato del soggetto e della coscienza. L'obbedienza non è più una virtù, dice don Milani. Poi c'è Marco Pannella con le sue battaglie referendarie: questa moglie non mi garba più, la cambio; non mi sento madre, abortisco. Poi anche l'azienda è mia e me la organizzo io. E il lavoro è mio e me lo organizzo io. Le vacanze sono mie. Il tempo è mio. Finché negli Anni Settanta finisce il mito della confessione perché anche il peccato è mio».

 

domenica 13 novembre 2011

La moralità per il Sudan

al-Shabaab  si giustifica con la sua ideologia che combina una cruda distorsione dell'Islam con uno stile da khmer rossi cambogiani che abbraccia un'autarchia radicale basata sull'agraria e un disprezzo sanguinario per chi ha un'educazione formale.


I musulmani dovrebbero chiamare tutte le eminenze della loro religione in ogni Paese ad esprimere un parere sulla moralità di questo gruppo, antislamici criminali di guerra.

 

mercoledì 9 novembre 2011

La Nemesi in agguato

Diciassette anni dopo la «discesa in campo»,

così spesso letta come la difesa della posizione economica conquistata,

una rapida uscita di campo per difendere lo stesso patrimonio.



La nemesi del conflitto d'interessi, si potrebbe dire.

 

Torn and Stripped


Chi ha provato la confusione della nebbia, del vento e dell'angoscia in alta montagna può vagamente immaginare la ragione di certe scelte estreme, di certi abbandoni.

 Quando un alpinista viene inghiottito dalla bufera entra in una realtà separata, fatta di bisogni e reazioni elementari o di sentimenti inesprimibili. 

Il freddo e la debilitazione dell'organismo allontanano gradualmente le persone dalla vita e si entra piano in un mondo a parte. 

I pensieri si dissociano dal corpo,

 il tempo perde il suo valore e 

 la paura svanisce in un limbo senza dolore, 

 bianco come la neve.


Così raccontano i sopravvissuti.

 

La qualità umana

Non è un freddo tecnocrate, è un italiano appassionato.


È portatore di idee, non di interessi.