Ma che cos'è la cultura?
«È la mediazione tra presente e passato in vista del futuro, e non lo studio del passato o del presente. Oggi in Italia viviamo in un presente piatto e grigio senza visione nè alle spalle nè davanti a noi. Si ha quasi l'impressione dell'abbandono della scienza e dello spirito, e ciò mi rattrista molto. La cultura oggi è principalmente scienza e tecnologia. Nelle scienze naturali esiste il progresso, e una verità spodesta la precedente. Ma nelle scienze dello spirito nulla mai si supera».
Tutti possono accedere alla cultura?
«Sì, perchè abbiamo bisogno di sospendere una vita ordinaria per accedere a una vita straordinaria: basta sostituire il tempo che dedichiamo alla distrazione a un divertimento più evoluto che dia maggiore felicità».
E come si può fare?
«Ci vuole più silenzio, solitudine, amore per lo sforzo, per la lettura. Del resto anche i campioni olimpionici si allenano e la cultura ha bisogno di allenamento celebrale».
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