giovedì 11 marzo 2010

La Chiesa e la pedofilia

Nota vaticana: «Questione molto più ampia, concentrare le accuse sulla Chiesa falsa la prospettiva»

Leggiamo i fatti:

1)      Georg Ratzinger(fratello dell'attuale pope), che è stato direttore del coro dal 1964 al 1994, ha ricordato che alcuni ragazzi gli raccontarono come andavano le cose nella scuola di preparazione. Però, ha sottolineato, le loro storie non lo indussero a pensare di «dover intervenire in qualche modo».

·          Tra l'altro, ha spiegato, la scuola preparatoria è un istituto a sè e non si può intervenire sulla sua gestione.

 

·         «Se avessi saputo con quale esagerata violenza si agiva, già allora avrei detto qualcosa», ha detto riferendosi al direttore della scuola.

 

2)      l'attuale padre superiore dell'abbazia San Pietro di Salisburgo ha ammesso di essere implicato in uno di questi casi e proposto le proprie dimissioni. Secondo la radio pubblica O1, il padre superiore ha riconosciuto di aver abusato di un giovane, oggi 53enne. Non solo: secondo la radio, alla fine del 2009 il religioso avrebbe offerto, in una lettera alla vittima, 5000 euro in cambio del suo silenzio, visto che i fatti erano giuridicamente prescritti. Interpellato dall'emittente, l'arcivescovo di Salisburgo Alois Kothgasser ha affermato che si trattava di un «risarcimento danni». «Volevamo stabilirne la somma con la vittima», ha detto.

 

Adesso leggiamo la reazione della Santa Sede (ma è necessario a questo punto scriverla in maiuscolo?) e del suo portavoce Padre Lombardi:

 

 

  • Gli episodi di pedofilia non riguardano solo la Chiesa ma anche altri ambienti ed «è bene preoccuparsi anche di questi».( Questa la posizione espressa dal portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, in una nota per Radio Vaticana. Ribadiamo che si tratta di una nota e non di una semplice conversazione in cui le parole sfuggono dal sen senza controllo).

 

 

  • «i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti»

 

 

  • «Questi fatti - ha aggiunto il direttore della sala stampa vaticana riferendosi agli abusi sui minori - vanno inseriti in un contesto e in una problematica più ampia che riguarda la tutela dei bambini e dei giovani dagli abusi sessuali nella società»
  • «Ma tutte le persone obiettive e informate sanno che la questione è molto più ampia, e il concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva».

 

 

E' solo sconcerto che bisogna manifestare  o forse bisogna credere soltanto che sia stata posta la persona sbagliata nel posto sbagliato?. O forse a voler essere più benevoli si può presumere che una nottata agitata abbia tolto lucidità al portavoce vaticano?

Ciò che sicuramente non rispetta il dettato evangelico è l'assenza di consapevolezza e di amore di questi uomini di Chiesa.

Veder attorcigliarsi un alto prelato su una problematica più ampia per attenuare una mancanza di rispetto e di amore per l'ALTRO ci disorienta.

  • "il vostro "sì" sia sì, e il vostro "no" no": così si esprimeva Gesù Cristo, non aveva bisogno di mettere a confronto realtà diverse per gioire come fa il portavoce vaticano:

 

 

«i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti»

 

 

Sentir dire da un altro alto prelato(fratello del papa) che forse << Se avessi saputo con quale esagerata violenza si agiva, già allora avrei detto qualcosa» lascia stupefatti. Lo sgomento, la rabbia non traspare da quel  avrei detto qualcosa, appare soltanto tanta vigliaccheria.

E pensare che Gesù diceva: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite.
Perché, vi dico, il regno dei cieli appartiene a coloro che assomigliano a loro."

E' forse necessario aggiungere qualcos'altro?

 

 

 



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