Il principio di contraddizione ci sembra totalmente condivisibile:
O si è A oppure non A
ma non è possibile essere contemporaneamente A e il suo opposto: non A.
Severino(Emanuele) sembra convinto che questo principio sia riduttivo perchè si applica ad
una logica digitale; A e non A.
Ma nella quotidianità ci ritroviamo a vivere molti stadi, in un susseguirsi turbulento o armonioso,
e non certo passando dal bianco al nero o dal nero al bianco. Severino preferisce una forma più estesa del principio di contraddizione
che chiama contraddizione C( ovvero contraddizione con la C maiuscola), che si restringe alla prima e più semplice solo nella logica digitale.
Resta per Severino comunque la convinzione che questi stadi appaiono isolatamente senza che gli altri muoiano del tutto, possiamo solo
pensarli come temporaneamente scomparsi dalla nostra visuale.
Potranno riapparire se opportunamente ripensati o richiamati, ma non sono deceduti, annullati.
Ogni essente appare unico e solo, ma la rimenbranza di stadi precedenti lo illumina e lo rende diverso.
Solo così riusciamo a mantenere traccia della diversità.
La candela spenta ricorda quella accesa e quella accesa ci ricorda che può essere spenta,
ma non potremo averli contemporaneamente nel cerchio dell'apparire
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