sabato 20 novembre 2010

Essere: nuova guida per una felicità infinita

 

 

 

Là dove passa la strada della coltivazione e del commercio della droga – e questo avviene in gran parte di di paesi in via di sviluppo – è come se un animale mostruoso e cattivo stendesse la sua mano sul quel Paese per rovinare le persone. Questo serpente del commercio e del consumo di droga che avvolge il mondo è  un potere del quale non sempre riusciamo a farci un'idea adeguata. Distrugge giovani e le famiglie, porta alla violenza e minaccia il futuro di intere nazioni. Anche questa è una terribile responsabilità dell'Occidente: ha bisogno di droghe e crea Paesi che gli forniscono quello che poi finirà per consumarli e distruggerli. È sorta una fame di felicità che non riesce a saziarsi con quello che c'è; e che poi si rifugia per così dire nel paradiso del diavolo e distrugge completamente l'uomo.

 

Il turismo sessuale. Sono in atto processi di distruzione di enorme portata, generati da noia, falsa libertà ed eccitazione del mondo occidentale. L'uomo aspira a una gioia senza fine, vuole godere oltre ogni limite, anela all'infinito. E così deve essere lui stesso a creare menzogna e falso infinito.

 

Dobbiamo vivere in modo da mostrare che l'infinito di cui l'uomo ha bisogno può venire solo dall'Essere; che l'ESSERE  è la nostra prima necessità per poter far fronte alle tribolazioni di questo tempo; che in un certo senso dobbiamo mobilitare tutte le forze dell'anima e del bene perché si imponga un'immagine vera contro quella falsa, e possa così spezzarsi l'ininterrotto circuito del male

 

Per Jürgen Habermas è importante che esistano teologi capaci di tradurre il tesoro della loro fede in modo tale che esso, nel mondo secolarizzato, riesca a diventare parola per questo mondo. Ha ragione quando dice che l'intero processo di traduzione delle grandi parole nei termini e modi di pensare del nostro tempo è avviato, ma non è ancora del tutto riuscito.
Questo è il grande compito di fronte al quale ci troviamo.

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