A contrastare la semplice e diretta dipendenza tra solitudine e disperazione è la ragion di vita di cui si fanno portatori molti santoni, ma anche semplici portatori d'acqua, uomini di casta e di chiesa, di una silente disposizione alla vita solitaria.
Se l'umana disperazione fosse radicata nella semplice solitudine, e se questa ne fosse l'assoluta ragione, allora la depressione non avrebbe tanta tracotanza tra la nostra gente, così gelosamente protetta, non solo diurnamente, da mamma da Tv e da tanti codazzi sonori.
Ma se così non è allora bisogna venire a ragione e discutere di altre cose e di altri sotterranei smottamenti che agitano le nostre insonni notti.
Ma benedette illusioni propinano rimedi insperati.
Dissipando le nebbie dell'orrore e della malvagia disperazione, veementi illusioni, occluse in invisibili meandri, riscaldano amorevolmente le viscere confortandole nelle frequenti vicissitudini.
Benedette illusioni!
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