E c'è chi, addirittura, ipotizza che la fidelizzazione ai social network face book.twitter-LinkedIn, possa persino
diventare un problema. Un gruppo di ricercatori dell'università del Maryland ha infatti condotto una sperimentazione in 12
università di tutto il mondo chiedendo ad un gruppo di giovani volontari di restare
per 24 ore senza i dispositivi elettronici, e quindi tagliati fuori dalla Rete. Il risultato
è che un giovane senza Facebook, Twitter, l'email, il cellulare e Internet è come un fumatore che sta cercando di smettere di fumare
o qualcuno che ha appena iniziato una dieta. Gli effetti sono ansia, preoccupazione,
senso di isolamento e irrequietezza, ovvero i sintomi dell'astinenza. Una
condizione che oggi ha un nome: Information Deprivation Disorder. Ai volontari era
consentito di usare solo il telefono fisso, in determinate fasce orarie e leggere libri (di
carta). Dai diari che gli studiosi hanno chiesto ai ragazzi di tenere sono emersi
sentimenti di ansia e preoccupazione e a causare il peggior stato di insofferenza è
stata la mancanza della musica. «Molti di loro hanno detto di trovare il silenzio piuttosto
scomodo e imbarazzante – ma alcuni di loro si sono adattati e si sono abituati cominciando a
notare i suoni intorno, come il canto degli - uccelli o i rumori dei vicini di casa». In
ognuno dei resoconti è tornata, e ricorrente, la parola "dipendenza" e molti dei ragazzi hanno dichiarato
che i loro erano veri e propri sintomi di astinenza. Insomma: internet è un
po' croce e un po' delizia, ma, da qualsiasi parte la si vede, è lì che passa quello che
Hegel chiamava "lo spirito del mondo a cavallo".
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